Il report di sicurezza di Meta svela operazioni sospette di scraping da parte di alcune aziende italiane.
Nel suo ultimo bollettino di sicurezza relativo all’ultimo trimestre del 2023, Meta ha lanciato accuse serie contro alcune società, di cui quattro italiane e una spagnola con sede nel Bel Paese.
Queste aziende sono state indicate come responsabili di attività illecite sui social network. Tra cui lo scraping di informazioni, la diffusione di malware e la creazione di migliaia di profili fake. Le società citate sono: Cy4Gate, RCS Lab (controllata da Cy4Gate), IPS Intelligence e Negg Group. Infine, abbiamo TrueL It, quest’ultima rappresentante la filiale italiana della spagnola Variston IT.
Meta attacca: le aziende italiane al centro delle accuse
Cy4Gate, già nel mirino di Meta nel febbraio 2021 per aver creato un’applicazione fake di WhatsApp, si ritrova nuovamente sotto accusa.
L’azienda ha negato le precedenti accuse, ad oggi sostiene di offrire servizi esclusivamente a forze dell’ordine ed enti governativi. Al contrario, Meta riporta di aver rimosso una rete di account Facebook e Instagram collegati a Cy4Gate, evidenziando l’uso di profili falsi con foto generate dall’intelligenza artificiale.
Le attività illecite nel dettaglio
Meta ha dettagliato le attività sospette delle aziende coinvolte. Per esempio, IPS Intelligence è accusata di aver creato una vasta rete di profili fake. Il fine è raccogliere informazioni su individui in diversi paesi, inclusi Italia, Tunisia e Stati Uniti.
RCS Lab avrebbe, invece, allestito una rete di finti profili di giornalisti e dissidenti per indurre le vittime a condividere dati personali o cliccare su link pericolosi.
TrueL IT e Negg Group sono state accusate di utilizzare i social per testare spyware. Ciò mostra un modus operandi simile a chi sfrutta la piattaforma per fini malevoli. Queste rivelazioni sollevano preoccupazioni significative sulla sicurezza online e sulla privacy degli utenti dei social network.